lunedì 12 febbraio 2007

...perché la pace è l'unica vittoria...



Il mio nome è mai più


(LigaGiovaPelù)



Io non lo so
chi c’ha ragione e chi no
se è una questione di etnia,
di economia
oppure è solo pazzia
difficile saperlo.

Quello che so
è che non è fantasia
e che nessuno c’ha ragione e così sia.
a pochi mesi da un giro di boa
per voi così moderni.

C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna
dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni…

Il mio nome è mai più, mai più, mai più

Il mio nome è mai più.

Eccomi qua
seguivo gli ordini che ricevevo
c'e' stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione
io avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente
fatto qualcosa di importante
in fondo a me, a me piaceva volare.

C'era una volta un aeroplano
un militare americano
c'era una volta il gioco di un bambino…

E voglio i nomi di chi ha mentito,
di chi ha parlato di una guerra giusta:
io non le lancio più le vostre sante bombe, bombe, bombe, bombe!

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più, mai più!

E io dico sì
dico si può
saper convivere è dura già lo so
e per questo il compromesso è la strada del mio crescere.

E dico sì
al dialogo
perché la Pace è l’unica vittoria
l’unico gesto in ogni senso
che dà un peso al nostro vivere, vivere

E io dico sì
dico si può
cercare Pace è l’unica vittoria
l’unico gesto in ogni senso
che darà forza al nostro vivere.

Il mio nome è mai più, mai più, mai più

E voglio i nomi di chi ha mentito
di chi ha parlato di una guerra giusta
io non le lancio più le vostre sante bombe!
Mai, mai, mai più!
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna
dormite pure voi che avete ancora sogni!
Mai, mai, mai più!

Vivere, vivere, vivere, vivere, vivere
Il mio nome è mai più
Vivere, vivere, vivere…
Vivere, vivere, vivere…

I bambini in guerra













La guerra colpisce anche
i bambini innocenti






di Susan Natalie

LE TRINCEE

Le trincee







Le trincee erano delle fosse scavate dagli opposti schieramenti per difendersi dagli attacchi nemici. Erano luoghi malsani dove i soldati erano costretti a vivere anche a stretto contatto con i cadaveri e le malattie.
Le trincee durante la prima guerra mondiale si estendevano anche per 800 chilometri, con buche fangose e filo spinato, che costituivano la prima difesa contro l'improvvisa irruzione del nemico. Agganciati a paletti infissi nel terreno, si potevano stendere, salvo nei giorni nebbiosi, soltanto di notte.
I soldati, oltre che per assalti da parte del nemico, spesso morivano anche per malattie, fame e freddo.

Federica & Samanta B

I BAMBINI SOLDATO



bambini soldato
I BAMBINI VENGONO SFRUTTATI IN MOLTI PAESI NEL MONDO PER FARE LA GUERRA, SECONDO ME É UNA COSA BRUTTA CHE IL FUTURO DEL MONDO VENGA SFRUTTATO IN QUESTO MODO.
LA CARTINA CHE HO PRESENTATO RAPPRESENTA I BAMBINI SOLDATO NEL MONDO.
LA FOTOGRAFIA RITRAE UN BAMBINO SOLDATO IN GUERRA.


SAMI KHALLOUKI
Immagini sulla guerra











Pensieri sulla guerra

Dopo le immagini viste nella pagina precedente si può forse capire quanto pericolosa e distruttiva fosse la guerra.

Inoltre le condizioni di vita erano precarie e molti soldati morivano a causa di queste condizioni. La guerra era una guerra di logoramento e nelle trincee morivano una moltitudine di soldati.

Al fronte molti per non andare a combattere si mutilavano in modo da poter tornare a casa.

Il comandante leggeva tutte le lettere che i soldati spedivano per controllare se i soldati, ai familiari, davano informazioni su come si viveva al fronte; se questo succedeva non spedivano la lettera.


Mattana Samanta



giovedì 8 febbraio 2007

La guerra è solo distruzione...
...è ora di fare la pace!
















mercoledì 6 dicembre 2006

Il mondo in guerra...

Buongiorno a tutti!
Oggi è San Nicolò e tra un sacchetto rosso e qualche cioccolatino faremo in classe una riflessione insieme ai volontari di Emergency che verranno a parlarci della loro importante attività. Sono convinta che ai ragazzi interesserà molto partecipare a questa discussione, come lo sono del fatto che sia importante sensibilizzarli riguardo a certe problematiche che colpiscono duramente il pianeta su cui viviamo e davanti alle quali è ormai impossibile chiudere gli occhi. Prima fra tutte la guerra ed il numero impressionante di vittime che incessantemente produce da millenni. Da quando ho inziato a studiare la storia in modo più serio e con occhio maggiormente critico, vale a dire negli anni del liceo, mi sono posta una domanda alla quale mi rendo conto sia davvero difficile dare una risposta: per quale motivo gli uomini commettono sempre i medesimi errori? Che lo scontro armato sia un metodo quanto meno discutibile di risolvere le controversie fra le diverse nazioni, e a volte purtroppo fra gruppi etnici conviventi all'interno degli stessi confini, penso sia opinione comune, tuttavia, chissà per quale assurdo tarlo nella mente umana, la guerra sembra rappresentare ancora oggi il modo preferito per "mettere a posto" un Paese.

Potrà sembrare un discorso banale, questo, ma ritengo necessario porre problemi di questo peso ai miei alunni che saranno gli adulti di domani e che, se li sapranno utilizzare, avranno in mano gli strumenti - e non le armi - per cercare di cambiare un po' questo mondo che, per molti aspetti, sta andando a rotoli, rovinato da troppe persone mosse solo dalla brama di potere -in tutte le sue svariate forme e sfacettature- e di ricchezza, persone che hanno dimenticato l'importanza dei veri valori come l'onestà, il rispetto per chi ci sta accanto, il piacere che si prova nell'aiutare chi ne ha bisogno. Le mie non sono solo belle parole in periodo natalizio, credo fermamente che si possa, TUTTI fare qualcosa di più per migliorare il mondo in cui viviamo, eliminando ciò che di sbagliato vi è ormai radicato.

Un saluto,
Prof. Marchetto